La semina di Dio
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La semina di Dio
La parola di DIO annuncia la quotidiana semina di DIO. Come
abbiamo ascoltato dal Vangelo secondo Marco, Gesù insegna molte cose servendosi
delle parabole, ossia usa termini più semplici per farci capire il suo progetto
di vita per noi. La parabola del seminatore ci fa capire l’infinita bontà e
l’amore che il Padre riversa su di noi. Dio semina attraverso il Vangelo e noi
siamo il terreno, ognuno è chiamato a far crescere e germogliare il piccolo
seme nel terreno buono, in modo da dare frutti da mettere a disposizione dei
fratelli, ognuno secondo i propri talenti, dando testimonianza della nostra
fede, e sforzandoci di essere fedeli al Vangelo. Mi rendo conto che il Signore
in me ha seminato tanto, e per questo cerco di far germogliare i suoi semi
portando buoni frutti.
Ho sempre partecipato alla S. Messa sin da piccola, ma lo facevo con molta superficialità e non capendo il vero significato. Mi chiedevo sempre come le persone che vi operavano in essa come i lettori, il coro, i vari gruppi di preghiera erano piene di entusiasmo e che io mai sarei stata all’altezza di un ruolo simile.
Una Domenica dopo la S. Messa, una signora mi fece cenno di aspettare, io non conoscendola mi chiesi cosa avrebbe mai voluto.
Il Signore stava, attraverso lei seminando in me! Vedendomi in Chiesa ogni Domenica mi chiese di diventare catechista. Io impaurita risposi subito di no, anche perché non sapevo tante cose su Gesù, e che prima avrei dovuto studiare un po’. Mi disse: non ti preoccupare lo Spirito Santo ti darà la forza per mantenere l’impegno preso, e mi diede un po’ di tempo per pensare.
Non vi nego che ho trascorso dei giorni a pensare perché il Signore avesse scelto proprio me, che non sapevo niente di lui e che mai avrei preso un impegno del genere.
Alla fine ho capito che se il Padre mi chiamava, io dovevo rispondere, perché si serviva di me per portare la sua parola di salvezza ai bambini.
Accettai questo nuovo impegno di catechista immergendomi subito in ricerche e approfondimenti sulla vita di Gesù.
Oggi passati quattro anni posso affermare che la gioia mia più grande è quella di far conoscere Gesù ai miei ventiquattro bambini.
Il Signore attraverso il mio operato, semina in loro, e sono convinta che seminando con fedeltà, convinzione e pazienza agli occhi di Gesù porta sempre buoni frutti.
Ho sempre partecipato alla S. Messa sin da piccola, ma lo facevo con molta superficialità e non capendo il vero significato. Mi chiedevo sempre come le persone che vi operavano in essa come i lettori, il coro, i vari gruppi di preghiera erano piene di entusiasmo e che io mai sarei stata all’altezza di un ruolo simile.
Una Domenica dopo la S. Messa, una signora mi fece cenno di aspettare, io non conoscendola mi chiesi cosa avrebbe mai voluto.
Il Signore stava, attraverso lei seminando in me! Vedendomi in Chiesa ogni Domenica mi chiese di diventare catechista. Io impaurita risposi subito di no, anche perché non sapevo tante cose su Gesù, e che prima avrei dovuto studiare un po’. Mi disse: non ti preoccupare lo Spirito Santo ti darà la forza per mantenere l’impegno preso, e mi diede un po’ di tempo per pensare.
Non vi nego che ho trascorso dei giorni a pensare perché il Signore avesse scelto proprio me, che non sapevo niente di lui e che mai avrei preso un impegno del genere.
Alla fine ho capito che se il Padre mi chiamava, io dovevo rispondere, perché si serviva di me per portare la sua parola di salvezza ai bambini.
Accettai questo nuovo impegno di catechista immergendomi subito in ricerche e approfondimenti sulla vita di Gesù.
Oggi passati quattro anni posso affermare che la gioia mia più grande è quella di far conoscere Gesù ai miei ventiquattro bambini.
Il Signore attraverso il mio operato, semina in loro, e sono convinta che seminando con fedeltà, convinzione e pazienza agli occhi di Gesù porta sempre buoni frutti.
Pasqualina